Vodafone Village
Il complesso per uffici, nasce sull'area di una fabbrica dismessa, a contatto con residenze e circondato da parchi e impianti sportivi.
Il progetto attuale è stato preceduto da parecchi studi di massima (sviluppati con schizzi, disegni e plastici) tesi a individuare soluzioni ottimali.
Quando infine la proprietà si è accordata con la compagnia telefonica e questa ha esposto le sue esigenze, è apparso chiaro quale dovesse essere l'obbiettivo finale.
La dimensione dell'insieme e la molteplicità delle funzioni facevano pensare a un polo di aggregazione autosufficiente ma non chiuso verso il quartiere. Subito si è avvertita l'idea di trarre ispirazione da un modello che fa parte della nostra storia e della nostra cultura: il tradizionale borgo o cittadella. Luogo composito, carico di umanità, dove anche gli spazi che si susseguono a vari livelli, piazza, scalinate o corsi pedonali con negozi, siano ricchi di personalità e suggestione, dove gli edifici che vi si affacciano, siano difformi per altezza e foggia, ognuno denunciando la propria funzione e identità.
Nasce così il "borgo Lorenteggio", composto da una serie di edifici con pareti curvilinee e avvolgenti che racchiudono a chiocciola – come antichi bastioni – la piazza interna sopraelevata dove si svolge la vita di relazione per le tremila persone che vi lavorano.
Il complesso è costituito da tre edifici, rispettivamente di 14 , 11 e 9 piani, destinati ad uffici, collegati fra loro da passerelle e pontili, e da un quarto edificio a 2 piani destinato a spazi collettivi, quali ristorante-bar, aule di formazione e sala congressi. Infine un quinto edificio monopiano aperto da un lato verso il giardino e dall'altro tramite luminose vetrine verso la "promenade" d'accesso, all'interno del quale trovano spazio negozi, un asilo nido e una palestra.
I tre edifici principali con le facciate completamente trasparenti, si affacciano sulla piazza e si rispecchiano l'uno nell'altro a voler sottolineare una vicinanza ed una appartenenza ad un unico organismo.
Notevole l'ingresso – aperto ai passanti – sulla via Lorenteggio, di fronte la vista della scalinata coperta dal ponte e della piazza sopraelevata circondata dagli edifici. Subito a sinistra la piazzetta circolare, che scende a lenti gradoni - percorsi al centro da una cascata d'acqua - introduce verso l'entrance hall. Questa protetta all'ingresso dall'abbraccio accogliente della soprastante "vela" di cristallo ricurvo.
Nella composizione che ne deriva, il cemento bianco gioca un ruolo determinante. Localizzato nelle pareti esterne ricurve, dà forza e vigore all'immagine delle mura che cingono integralmente il complesso.
Il contrasto con l'elemento che gli si contrappone, il vetro, trasparente e fragile, diventa sempre più marcato e tutto questo crea un'atmosfera cangiante ed emozionante.
Nella progettazione e realizzazione degli edifici si è dedicata anche particolare attenzione a tutti quei parametri che consentono consumi efficienti di risorse idriche ed energetiche, riducendo le emissioni in atmosfera e valorizzando l'impiego di materiali di costruzione eco-compatibili.
A questo proposito i progettisti hanno previsto all'interno del Vodafone Village un "giardino fotovoltaico" dove , integrando i pannelli con la tipologia architettonica del complesso, l'energia solare sarà utilizzata per la produzione di energia elettrica ausiliaria.
Inoltre i 27.000 mq di superfici vetrate consentiranno di illuminare gli uffici con la piena luce naturale e con specifiche caratteristiche di efficienza energetica che permetteranno di limitare i fabbisogni di energia per la climatizzazione estiva.
Infine l'utilizzo di pannelli in cemento fotocatalitico per le parti cieche, permetterà di abbattere gli inquinanti organici e inorganici presenti nell'aria.
Vodafone Village
Milano, Italy
Progettisti Arch. R. Gantes, Arch. R. Morisi
Progetto 2006
Fine lavori 2011
Superficie dell'area dell'intervento mq. 35.000
Superficie utile totale mq. 80.000
Volumetria mc. 300.000
Parcheggi 1000 posti auto nei piani interrati